domenica 31 maggio 2009

Fusilli pomodoro e gamberi

Era un pò che non si parlava di cucina, così eccovi una nuova ricetta, anche questa sperimentata, tanto veloce quanto gustosa.
Per due persone servono 200g di fusilli, due pomodori maturi, 6 gamgeri (grandi) e mezzo bicchiere di vino bianco.
Mettete a bollire l'acqua in una pentola e, nel frattempo, tagliate a dadini i pomodori e poneteli in una padella con olio, sale, ed una manciata di erba cipollina. Aggiungete i gamberi, ben lavati, e mettete a cuocere a fuoco lento.
L'acqua bolle. Versate i fusilli.
Qualche minuto prima che la pasta sia cotta scoperchiate il sugo e versate il vino.
Scolate la pasta e versatela nella padella col sugo. Fate saltare il tutto e ... il gioco è fatto.
Servite in tavola e buon appetito.

domenica 24 maggio 2009

Il Porto

La mattina il porto si sveglia come una piccola città.
La luce tiepida e l'aria salmastra augurano una buona giornata.
Il bar è già aperto. Qualcuno scende dalla barca ed entra a fare colazione. Qualcun altro preferisce godersi il risveglio dal pozzetto, sotto il tendalino, gustando un caffè appena uscito dalla Moka.
In lontananza si odono i primi rumori del cantiere.
Aprono i negozzi; inizia il passeggio.
I Charter e le barche scuola fanno gli appelli e si preparano a salpare.
Si alza la brezza, le vele escono ed iniziano a bordeggiare, mentre qualcuno scalda i motori.
La piccola città è sveglia!

domenica 3 maggio 2009

Ricominciamo ad immergerci


L’ultima immersione nel log book datava 15/08/07. Quasi due anni senza mettere la testa sott’acqua. Il 2 maggio del 2009 si riparte!
Il giorno prima si prova tutta l’attrezzatura. Giro come un folle per casa con la muta stagna addosso. Anna mi prende in giro … anche su Facebook, ma sono talmente emozionato...
Il Jacket è un po’ stretto ma va ancora bene. Gli erogatori li ho fatti controllare dal mitico Paolino. Tutto a posto. Sono pronto per domani.
Sveglia alle 7.15. Colazione veloce, prendo la borsa ed esco per recarmi all’appuntamento con Walter.
Pronti via, verso Loano, dove ci attende la Gallinara.
Arriviamo in porto alle 11.00 circa. Un po’ di traffico ci ha rallentato, ma ora siamo al diving. Ci vestiamo, montiamo l’attrezzatura e la carichiamo sull’ape che la porta alla barca. Un veloce breafing, ci contiamo; siamo tutti. Possiamo partire.
Dopo poco più di 30 minuti abbiamo raggiunto il versante ovest dell’isola. Gettiamo l’ancora, indossiamo il Jacket, i pesi, le pinne, controlliamo il compagno e ci tuffiamo in acqua.
Raduno a poppa della barca. Tutto ok! Iniziamo la discesa nel blu.
Tocchiamo il fondale a circa 10 metri di profondità. La visibilità è discreta. Ci dirigiamo verso la parete, che teniamo alla nostra destra. Piano, piano scendiamo sbirciando qua e la tra le fessure della roccia, piena di gorgonie. A 27 metri troviamo una grotta dove vivono un gronco ed una cernia. Sono li entrambi e non sembrano troppo seccati dalla nostra presenza.
Ci allontaniamo dalla grotta. Un controllo alla strumentazione. La temperatura dell’acqua è di 14 gradi Centigradi. Il tempo di immersione è ora di 25 minuti. Il manometro segna 130 bar ed il computer dà 8 minuti ancora in curva. Iniziamo a risalire.
Raggiungo i 100 bar quando siamo a 16 metri, ormai con la parete alla nostra sinistra. Ai piedi di una roccia c’è qualcosa di simile ad un tubo. La guida mi fa cenno di scattare una foto. Dentro il tubo vive un gronco, tutto rannicchiato ed al sicuro.
Sono passati 45 minuti da quando siamo entrati in acqua. Ormai abbiamo raggiunto la barca ed iniziamo la risalita. Sosta di sicurezza e siamo fuori.
Saliamo in barca, ci togliamo i pesi, le pinne, l’attrezzatura e prendiamo posto.
Motore acceso. Si salpa l’ancora e partiamo con rotta verso il porto.
Una splendida giornata, ideale per riprendere ad andare sott’acqua.
Grazie Walter, grazie Paolo. E intanto mi preparo alla prossima immersione.
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