domenica 29 marzo 2009

Un giorno di pioggia: tempo di gamberi e zucchine


Oggi non possiamo andare al mare. Fuori piove e abbiamo tante cose da fare in casa. Allora attiviamo la fantasia e facciamoci aiutare dai profumi e dai sapori del mare.
Vediamo un po’cosa c’è nel frigo. Un cartoccio di gamberi freschi, una bottiglia di vino bianco, una zucchina, dei pomodori, una cipolla, …. nel freezer ci sono anche dei piselli e nella dispensa un pacco di trenette. Bene! Mi sembra ci sia tutto l’occorrente per un bel piatto di linguine al ragù di verdure con gamberi.
Diamoci da fare.
Prendiamo i gamberi, sgusciamoli e togliamo le teste. Una sciacquata e li teniamo da parte. Tagliamo la cipolla e mettiamola a soffriggere in una padella con coperchio.
Mentre la cipolla si imbiondisce tagliamo la zucchina ed il pomodoro a pezzettini. Quando la cipolla è imbiondita aggiungiamo le verdure tagliate, i gamberi ed i piselli, sale e pepe a piacere, copriamo il tutto e lasciamo cuocere per circa 15 minuti.
Intanto versiamo le trenette nell’acqua bollente.
Diamo una controllata al contenuto della padella, spruzziamo un pò di vino bianco e lasciamo per altri cinque minuti.
Bene. Scoliamo la pasta e versiamola nella padella con il ragù di verdure e gamberi. Saltiamo il tutto e versiamo in una spaghettiera. … Il pranzo è servito. Buon appetito.

sabato 21 marzo 2009

Aria di primavera

Sabato. Una bella mattinata di sole. Niente impegni particolari e tanta voglia di andare al mare.
Sbrigo in fretta un paio di cosette e via ... tutti al porto.
Lungo la via passo dal solito pescatore di fiducia, dò una sbirciatina. Bè, un certo languorino c'è e sul bancone ci sono delle vongole veraci strepitose.
Ci penso un attimo ed è cosa fatta. Esco dalla bottega del pescatore, entro nel piccolo alimentari di fianco e prendo una bottiglia di vino bianco e mezzo chilo di spaghetti. Mi guardo intorno in cerca degli ingredenti mancanti . Eccoli, un piccolo angolo con della verdura. Prendo una testa d'aglio, un mazzetto di prezemolo, ed una bottiglia d'acqua.
Riprendiamo il breve viaggio verso il porto e, in un attimo siamo davanti alla barca. Saliamo, apriamo il tambuccio e predisponiamo quanto abbiamo comprato nella zona cucina.
Un pò di organizzazione. Io penso al pranzo. Mamma e piccolina pensano alla tavola.
Metto l'acqua a bollire e nel frattempo preparo le vongole.
Metto dell'olio in una padella con un coperchio e faccio imbiondire l'aglio. Poi verso le vongole e copro il tutto. Ogni tanto controllo e, quando tutte le vongole sono aperte innaffio con mezzo bicchiere di vino che faccio concentrare quanto basta. Aggiungo il prezzemolo a guarnizione e voilat. Le vongole sono pronte .... che profumino! Non resisto, ne provo una.
Intanto gli spaghetti che avevo versato nell'acqua bollente sono cotti, al dente. Li scolo e li verso in una spasa bella larga. Verso anche le vongole e rimescolo il tutto. Ancora un pò di prezzemolo fresco a guarnizione. Ci siamo!
Salgo in coperta dove le mie donne hanno imbandito una bellissima tavola.
Siamo al sole, respiriamo aria di mare e mangiamo un ottimo piatto di spaghetti alle vongole, accompagnato da vino bianco ghiacciato (il frigo è una bomba!). Che vogliamo di più dalla vita!
... Spero di avervi fatto venire appetito e voglia di mare. Buon pranzo a tutti.

sabato 14 marzo 2009

Una giornata storta

Da più di un mese pregustavo la gioia di rivedere amici di vecchia data in un'occasione particolare, organizzata appositamente per ricordare i bei tempi andati, con un pizzico di nostalgia, ma con la gioia di sempre.

Mogli, mariti, figli, giochi, buona tavola ....

Arriva il venerdì della partenza, biglietti pronti, bagagli pure e cosa succede? La fortuna e cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. La piccola Elisa non ha avuto un colpo di tosse per tutto l'inverno, è passata indenne a ben 5 nevicate ed ora? Senza preavviso: tosse, catarro, naso otturato e 38 di febbre. Sembra una micetta bastonata. Fa tanta tenerezza che ho solo voglia di abbracciarla e tenermela stretta finchè non si sentirà meglio.

Cambiamo i biglietti e, vai di tachipirina e mucolitico.

La notte trascorre tra lamenti, mugolii e tosse, tosse, tosse. Ma quando passa? Bhe, forse dobbiamo avere un pò di pazienza. Avrà bisogno di qualche giorno. Intanto me l'abbraccio e la coccolo per tirarla un pò su.

Sabato mattina ancora 38 di febbre. Altra tachipirina.

Passa il tempo, la tachipirina fa effetto. La febbre scende, la tosse dà un pò di tregua e la mia micetta riesce a distrarsi ed a giocare un pochino.

Ne approfitto per pensare ai miei amici, ora saranno in macchina per raggiungere il luogo dell'evento. Con la mente ed il cuore sono con loro. Tutto il resto è piantato qua, a seicento chilometri di distanza.

Intanto il mio piccolo tesoro si è addormantato. Una carezza, un bacio sulla fronte.

Buona giornata a tutti.

sabato 7 marzo 2009

Il bravo Comandante


Il bravo comandante conosce il porto di destinazione e calcola la rotta migliore per raggiungerlo. Considera il carico, le caratteristiche dell’equipaggio, le condizioni del mare e del tempo. Si informa sulle correnti ed i venti prevalenti e valuta attentamente tutti i possibili imprevisti.
Il bravo comandante è sempre vigile ed attento all’ambiente che lo circonda.
Il bravo comandante rispetta la natura e ne teme la forza.
Il bravo comandante riflette prima di impartire ordini e calcola tutte le conseguenze che questi possono generare. Gli ordini sono brevi e precisi e mai contraddetti.
Il bravo comandante è un esempio per i propri uomini, che lo stimano ed amano per le sue doti.
Il bravo comandante può essere burbero, ma non è mai arrogante.

giovedì 5 marzo 2009

Cernia al forno con patatine

Siamo all'ancora in rada, a riva c'è la barchetta di un pescatore e della gente radunata intorno. Incuriositi prendiamo il tender e scendiamo a terra a dere un'occhiata. ... Meraviglia!!! Tra le cassette messe in bella mostra sul paiolato spicca una bella cernia, piccolina, ma dall'aspetto appetitoso. Il pescatore è gentile e si offre di pulirla e tagliarla a filetti. ... Affare fatto, e dopo 10 minuti siamo di nuovo in barca con il prezioso pacchetto tra le mani.
Scendiamo sotto coperta ed accendiamo subito il forno per portarlo alla temperatura di 220°C. Intanto prepariamo una pirofila, ungiamo uniformemente il fondo e vi posiamo i filetti di cernia. Un pizzico di sale e pepe, poi prendiamo due patate di medie dimensioni e le tagliamo a dadini, ponendole a copertura dei filetti . Tagliamo infine un pomodoro a fette rotonde, che mettiamo sopra le patate. Una manciata di pressemolo ed erba cipollina, ancora un pizzico di sale e ... il forno è caldo! Inseriamo la pirofila e aggiustiamo il timer a 25 minuti, poi apriamo una bella bottiglia di bianco, appena uscita dal pozzetto frigo, ci riempiamo un bicchiere e saliamo in coperta a gustarci la brezza salmastra ed il sole, mentre aspettiamo che il pranzo sia pronto.
Dopo circa 15 minuti andiamo a dare un'occhiata e ne approfittiamo per spruzzare un pò di vino bianco sopra le patatine. Attendiamo ancora 10-15 minuti e ... il pranzo è servito!
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