domenica 10 ottobre 2010

Il 50° Salone Nautico Internazionale di Genova

Quest'anno non sono andato.
Dopo anni di frequenza, quest'anno ho fatto la mia piccola protesta.
Perche?
In Italia ci sono tantissimi appassionati di mare, che insistono e perseverano a voler fare le roprie agognate vacanze con i loro gusci di noce e, puntualmente, si trovano a dover fronteggiare terribili incubi.
Il primo incubo è il posto barca. Occorre darsi da fare già a partire da gennaio per rimadiare qualcosa ad agosto, ma ora i marina si sono fatti più furbi e tengono i velisti in stand-by fino all'ultimo, cercando di riempire tutti i posti disponibili con magnifici ferri da stiro dai 10 metri in su. La causa è la propensione alla spesa dei facoltosi possessori di tali imbarcazioni i quali, anzi che navigare, preferiscono affolare i negozi ed i ristoranti dei marina.
Trovato il posto barca si va per mare. Si cerca la caletta dove fermarsi per godere dell'aria, del panorama e del dolce sciabordio dello onde e cosa succede? Nella migliore delle ipotesi ti prepari ad affrontare burrasche alla fonda, con onde che si sollevano agli innumerevoli passaggi (a pelo) di potenti motoscafi e gommoni, che cercano il loro posto ad una velocità media di 20 Kn! Se non ti trovi in queste condizioni vuol dire che il posto che hai scelto è riservato a qualche personalità importante, allora rischi di vederti cacciar via da qualche motovedetta di servizio e, magari, ci rimedi pure un bel verbale!
Che fine ha fatto la marineria italiana? Siamo ancora il paese delle repubbliche marinare? Perchè il 10% dei posti riservati al transito in Italia è una pura chimera?
Io non lo so, ma leggendo le riviste di settore vedo tante persone enormemente seccate, come me, di come vanno le cose nel nostro amato paese e, a malincuore, portano i loro gusci in atri paesi, nella speranza di ritrovare quello che qui abiamo ormai irrimediabilente perso.
Buon vento!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...