lunedì 17 agosto 2015

Estate 2015 - parte 2

Il tempo passa tra rade ed escursioni, cene ed aperitivi e ci troviamo in un batter d’occhio all’ultima settimana, quella del rientro. Il meteo preannuncia un peggioramento a partire da venerdì, ma è ancora presto per esserne certi. I fronti sul Mare del Nord sembrano minacciosi, ma si muovono lentamente. Alla fine il maltempo sarà previsto per sabato in serata e decidiamo di iniziare il rientro il 12, con prima tappa a Cala Galera. Partenza alle 7,10 di mattina ed arrivo dopo circa 10 ore. Il vento alla partenza è favorevole con intensità di 12-15 kn e ci permette una bellissima veleggiata a velocità intorno ai 5kn fino al traverso di Montalto di Castro. Poi procediamo con randa e motore per non ritardare troppo l’ora di arrivo. Questa è la tappa più lunga: circa 61 mn. Durante il tragitto avvistiamo in lontananza due scie di barche a motore provenienti dalla nostra sinistra. Abbiamo la precedenza ma tengo sempre d’occhio la situazione … non si sa mai. La traiettoria lascia intuire un passaggio a poppa con molta tranquillità. Il mare è piatto. In prossimità notiamo la prima barca virare mostrando chiaramente l’intenzione di passarci a prua e così fa, alzando un’onda di 1,5 mt a dieci metri dalla nostra prua. La seconda barca fa altrettanto, con una virata ancor più pronunciata. Probabilmente si divertono a vederci ballare nell’improvvisa tempesta causata dal loro passaggio. Mi fanno pensare a quei fastidiosi automobilisti che in autostrada a 140 Km/h si portano ad 1 mt dal tuo posteriore e cominciano a lampeggiare impazienti …. Il resto del viaggio prosegue senza altre sorprese. Passato l’attraversamento dei traghetti per il Giglio dobbiamo circumnavigare l’Argentario fino a Cala Galera. Qui la tempesta da moto a motore è perpetua. Non trovano pace! Personalmente non ho nulla contro i naviganti a motore, ma devo ammettere che queste esperienze non mi fanno apprezzare a pieno il loro spirito marinaresco. Dopo una notte di riposo si riparte per Riva di Traiano, sosta tecnica di fine vacanza ed il giorno seguente rotta verso Roma, dove rientriamo tranquillamente, attesi dal mitico Mauro. Ci ha riservato un bel posticino in banchina per uno sbarco agevole di ciurma e accessori. Finita la crociera. Non abbiamo esplorato nuovi lidi, ma il calore dell’Isola d’Elba ci aiuterà sicuramente a riscaldare le tristi serate invernali. Buon vento!

martedì 4 agosto 2015

Estate 2015

Partenza prevista domenica 26 luglio e puntuale arriva la burrasca! Forza 9 sul mar Ligure, 8 Tirreno centrale ovest e 7 Tirreno centrale est. Si parte martedì con mare agitato in attenuazione. Prima sosta, come sempre, Riva di Traiano. Poi Cala Galera. Vento al gran lasco, 12-15 kn. Manteniamo una media di 6 kn con punte oltre i 7 kn. In prossimità del porto vediamo un cumulo nembo minaccioso sul Giglio. Via la randa e, nell'istante in cui riavvolgevamo il fiocco, veniamo investiti da una raffica a 30 kn. Il fortunale dura circa un'ora e per l'ormeggio veniamo aiutati dal gommone. Sosta prevista a Cala Galera un giorno, con bagno alla Feniglia e cenetta succulenta. Siamo però costretti a prolungare di un altro giorno per indisponibilità di ormeggi a Porto Azzurro. Si riparte il 2 agosto. L'atterraggio a Porto Azzurro dopo sette anni di assenza è emozionante. I pontili dei Brokers del Mediterraneo non ci sono più. Ora il marina è comunale, gestito in modo impeccabile, comodo ed accogliente. La banchina dove una volta attraccava il traghetto ora ospita i grandi yachts a motore ed i pontili galleggianti sono riparati dal molo di frangiflutti, riducendo il dondolio della risacca ad un minimo quasi impercettibile. Unico neo i costi, ora tra i più alti del Tirreno. Il 3 si parte da Porto Azzurro per Marciana Marina, tappa finale e nostra meta abituale. Nel canale tra Cavo e Piombino navighiamo con vento di prua a 20-25 Kn ed onda bassa e ripida. Appena passato Cavo iniziamo la danza con i traghetti da e per Porto Ferraio. Ne avvistiamo sei, che in un batter d'occhio ci sono davanti. Rallentiamo ed acceleriamo tra uno e l'altro fino a passare oltre la rotta. Ci troviamo al largo con onda di 1-2 metri e vento di bolina stretta, che ci accompagneranno fino alla meta. Ad un miglio dall'ingresso del porto ammainiamo il fiocco e, quasi contemporaneamente sentiamo il motore che perde colpi. Sia a marcia avanti che indietro arranca. Abbiamo qualcosa nell'elica. Spegniamo, riapriamo tutto il fiocco e chiamiamo il Circolo della Vela. In circa 15 minuti siamo all'imboccatura del porto, dove i magnifici ragazzi del Circolo ci aspettano con il gommone per portarci all'ormeggio. Ammainiamo ed eseguiamo la manovra di attracco. Siamo fermi. Tiro fuori bombola ed erogatore e vado a controllare. L'elica è completamente avvolta da un grande telo di plastica, di quelli usati dai pescatori. A largo era completamente invisibile. Impiego circa 15 minuti per districare la matassa e liberare l'elica. Per fortuna eravamo in prossimità del porto e con vento favorevole, altrimenti la gestione dell'emergenza sarebbe stata decisamente più complessa. Ora ci fermiamo per qualche giorno con i nostri amici del Circolo. Il programma prevede rade a Procchio, tuffi, nuotate e spaghettate … nient'altro. A si, ovviamente birra ghiacciata in frigo.

venerdì 24 luglio 2015

DOPO UN ANNO SI RITORNA ....

Un anno difficile. Una lunga assenza dalla mia passione, ma ora si torna. Finalmente ricomincio a sentire il soffio del vento che mi trascina via in luoghi noti ma sempre diversi. Ritrovo me stesso ed i miei affetti in un'armonia con la natura che non può essere descritta, ma solo percepita. Eccomi qua! Buon vento a tutti i naviganti!
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