martedì 4 agosto 2015

Estate 2015

Partenza prevista domenica 26 luglio e puntuale arriva la burrasca! Forza 9 sul mar Ligure, 8 Tirreno centrale ovest e 7 Tirreno centrale est. Si parte martedì con mare agitato in attenuazione. Prima sosta, come sempre, Riva di Traiano. Poi Cala Galera. Vento al gran lasco, 12-15 kn. Manteniamo una media di 6 kn con punte oltre i 7 kn. In prossimità del porto vediamo un cumulo nembo minaccioso sul Giglio. Via la randa e, nell'istante in cui riavvolgevamo il fiocco, veniamo investiti da una raffica a 30 kn. Il fortunale dura circa un'ora e per l'ormeggio veniamo aiutati dal gommone. Sosta prevista a Cala Galera un giorno, con bagno alla Feniglia e cenetta succulenta. Siamo però costretti a prolungare di un altro giorno per indisponibilità di ormeggi a Porto Azzurro. Si riparte il 2 agosto. L'atterraggio a Porto Azzurro dopo sette anni di assenza è emozionante. I pontili dei Brokers del Mediterraneo non ci sono più. Ora il marina è comunale, gestito in modo impeccabile, comodo ed accogliente. La banchina dove una volta attraccava il traghetto ora ospita i grandi yachts a motore ed i pontili galleggianti sono riparati dal molo di frangiflutti, riducendo il dondolio della risacca ad un minimo quasi impercettibile. Unico neo i costi, ora tra i più alti del Tirreno. Il 3 si parte da Porto Azzurro per Marciana Marina, tappa finale e nostra meta abituale. Nel canale tra Cavo e Piombino navighiamo con vento di prua a 20-25 Kn ed onda bassa e ripida. Appena passato Cavo iniziamo la danza con i traghetti da e per Porto Ferraio. Ne avvistiamo sei, che in un batter d'occhio ci sono davanti. Rallentiamo ed acceleriamo tra uno e l'altro fino a passare oltre la rotta. Ci troviamo al largo con onda di 1-2 metri e vento di bolina stretta, che ci accompagneranno fino alla meta. Ad un miglio dall'ingresso del porto ammainiamo il fiocco e, quasi contemporaneamente sentiamo il motore che perde colpi. Sia a marcia avanti che indietro arranca. Abbiamo qualcosa nell'elica. Spegniamo, riapriamo tutto il fiocco e chiamiamo il Circolo della Vela. In circa 15 minuti siamo all'imboccatura del porto, dove i magnifici ragazzi del Circolo ci aspettano con il gommone per portarci all'ormeggio. Ammainiamo ed eseguiamo la manovra di attracco. Siamo fermi. Tiro fuori bombola ed erogatore e vado a controllare. L'elica è completamente avvolta da un grande telo di plastica, di quelli usati dai pescatori. A largo era completamente invisibile. Impiego circa 15 minuti per districare la matassa e liberare l'elica. Per fortuna eravamo in prossimità del porto e con vento favorevole, altrimenti la gestione dell'emergenza sarebbe stata decisamente più complessa. Ora ci fermiamo per qualche giorno con i nostri amici del Circolo. Il programma prevede rade a Procchio, tuffi, nuotate e spaghettate … nient'altro. A si, ovviamente birra ghiacciata in frigo.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...