domenica 18 ottobre 2009

Il mare d'inverno ...


Non è ancora inverno, ma le strade per il mare sono scorrevoli, la folla non assalta più le spiagge e le località di mare si trasformano in luoghi tranquilli, pronti a regalare momenti magici.
Sabato 17 ottobre. Giornata di sole. Temperatura di superficie tra i 15 ed i 20 gradi Centigradi.
Un gruppo di 4 temerari del team Sub-instructor, armati di mute stagne, gav, pinne, maschere ed erogatori si dirige verso Rapallo. Arriviamo al diving Abyss verso le 11.00 e cominciamo a preparare l’imbarco e l’attrezzatura. Partenza della barca prevista alle 13.30.
Appena imbarcati la prima bella sorpresa: siamo in 12, noi 4 e ben 8 belle ragazze “agguerrite” e competenti, che poi scopriamo appartenere al team Scuba’s Angels (il nome mi piace molto e mi sembra appropriato).
Dove andiamo? La giornata è magnifica, il mare è piatto e all’orizzonte si svolge una regata di piccole velette. La guida ci dice che la visibilità in acqua è superiore ai 20 metri e “L’altare” è una bellissima immersione. Ok. Andiamo là.
Dopo 20 minuti di navigazione siamo sul posto. Leghiamo la barca al gavitello e ci prepariamo per il tuffo.
Qualche minuto e siamo tutti in acqua. Un veloce controllo e … giù.
Il pedagno è a 18 metri. Ci stacchiamo e ci dirigiamo in profondità, con la parete sulla destra. In pochi minuti siamo a 42 metri. La temperatura dell’acqua è di 18°C. Il nostro obiettivo è la grande cernia che vive tranquilla in quel fondale. Lungo la via vediamo nuvole di pesci: orate, occhiate, saraghi e tra le rocce anche un’aragosta. Ci guardiamo un po’ intorno e … eccola. E’ bellissima ed imponente, per niente turbata dalla nostra presenza.
Uno sguardo al manometro: 100 bar. Il computer segnala 3 minuti di deco. Meglio iniziare la risalita.
Ci portiamo lentamente a 20 metri e girovaghiamo tra le rocce risalendo piano, piano fino a 15 metri. L’orologio segnala 40 minuti di immersione ed il computer non “borbotta” più. Ancora un giro. C’è talmente tanto pesce che è difficile decidere di tornare in barca, ma il manometro ora indica 50 bar e devo fare la sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 metri.
Con gli occhi ed il cuore paghi delle meraviglie che ho avuto modo di vedere segnalo ai miei compagni che comincio le procedure di risalita e vado verso la catena del gavitello.
Piano, piano mi porto a 5 metri ed effettuo la sosta, poi mi porto in superficie. In breve vedo spuntare fuori dall’acqua anche le teste delle “amazzoni” che ci hanno deliziato della loro presenza e poi i miei compagni di avventura.
Siamo tutti in barca, diretti al porto, mentre smontiamo ed “insacchiamo” l’attrezzatura.
Che bella giornata! Grazie amici.

Trovate tutte le foto dell’immersione sul sito guscidinoce.com alla pagina
Foto Immersioni Sub
inoltre nella sezione sfondi del sito troverete alcuni sfondi creati con le foto dell'immersione il link diretto e' Sfondi di mare

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