lunedì 6 aprile 2009

Solidarietà

Normalmente parliamo di cose belle, mare, natura, cucina... Ma oggi non si può non pensare a quello che è successo in Abruzzo.
Mio padre era abruzzese. Mia madre è abruzzese. Quasi tutti i miei parenti sono abruzzesi.
I luoghi che ora vediamo devastati sono quelli dove ho trascorso la mia infanzia e gran parte della mia adolescenza.
Questa notte giovani, anziani, bambini sono rimasti senza casa, per non parlare di chi ha perso la vita. Che Dio li accolga in pace.
Il gran cuore del popolo italiano ha messo in moto la macchina della solidarietà. Tutta Italia si è mobilitata per dare una mano ai propri fratelli. In questi momenti tragici viene fuori il meglio di noi. Non esiste destra e sinistra, nero e bianco. C'è solo un grande popolo, di cui sentirsi orgogliosamente parte.
Ma c'è un dettaglio che continua a tornarmi in mente, senza tregua. Qualcuno aveva predetto la catastrofe ed è stato deriso. La scienza ufficiale, i baroni, i professori, dicono che ciò che è sucesso era imprevedibile, ma rimane il fatto che qualcuno aveva comunque previsto qualcosa di tragico e non è stato ascoltato.
Come mai un popolo capace di tanta generosità ed altruismo, di tanta solidarietà, ha ancora pregiudizi e mancanza assoluta di umiltà nei confronti di possibili nuove teorie che non vengano partorite dal mondo scientifico convenzionale?
Qualsiasi cosa possa essere utile a salvare delle vite umane dovrebbe essere presa in considerazione, anche se si tratta di teorie non convenzionali e all'apparenza "bizzarre". ... Del resto qualche centinaio di anni fa qualcuno fu ucciso per aver affermato che la terra ruotava intorno al sole.
SOLIDARIETA'AI FRATELLI ABRUZZESI.

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